Dopo sei anni di silenzio, Michael Moore torna nelle
sale dal 9 all’11 maggio con il suo ultimo pungente
documentario
"PROVOCATORIO, INCREDIBILMENTE DIVERTENTE L’ULTIMO FILM DI MOORE È LA SUA OPERA
PIÙ AUDACE E SOFISTICATA. Invece
di sottolineare i nostri difetti, immagina le nostre possibilità. Invece di sguazzare nella paura e nel
panico offre idee concrete per un cambiamento produttivo. (Sophia A.
McClennen, Salon). Dopo sei anni di silenzio, il Premio
Oscar Michael Moore è tornato. Il regista Michael Moore arriva infatti nelle sale con quello
che si presenta probabilmente come il suo film più provocatorio ed
esilarante, quello in cui il regista suggerisce al Pentagono di "ritirarsi" perché
d’ora in poi sarà lui stesso ad occuparsi delle “invasioni in nome
dell’America”. Dopo
aver conquistato il botteghino americano, Where to Invade Next,
che è stato presentato al Toronto International Film Festival e al Festival
Internazionale del Cinema di Berlino, sarà nelle sale italiane dal 9 all’11
maggio distribuito da Nexo Digital e Good Films (elenco delle sale a breve
su www.nexodigital.it).
Si tratta di una commedia effervescente, divertente e sovversiva, in cui
Michael Moore, interpretando il ruolo dell’“invasore”, fa visita ad una serie
di nazioni per prenderne spunto e migliorare le prospettive degli USA. Il
creatore di Fahrenheit 9/11 e Bowling for Columbine ritorna con
questa esilarante e rivelatrice chiamata alle armi; e finisce per scoprire che
le soluzioni ai problemi più radicati in America esistono già in altri paesi
del mondo e, con molta probabilità, aspettano solo di essere adottate. E’ lo stesso Michael Moore a spiegare
la genesi del film: “A 19 anni, subito dopo aver abbandonato
l’università, mi sono procurato un pass Eurail e una tessera degli Ostelli della
Gioventù e ho trascorso un paio di mesi a viaggiare per l’Europa. Mi trovavo in
Svezia, dove mi sono rotto un dito del piede e qualcuno mi ha mandato in una
clinica. C’è poco da fare con un dito del piede rotto, ma hanno fatto quello
che hanno potuto. Poi sono andato a pagare il conto, ma non c’era nessun conto
da pagare. Non riuscivo proprio a capire. Davvero, non avevo mai sentito nulla
del genere. Allora mi hanno spiegato come funzionava il loro sistema sanitario.
In tutta l’Europa ho continuato ad imbattermi in piccole realtà di questo tipo
e a pensare, “Che bella idea! Perché non lo facciamo anche noi? La mia idea
iniziale era di andare ad “invadere” altri paesi e rubare loro qualcosa di
diverso dal petrolio. E lo avrei fatto senza sparare un solo colpo. Mi ero dato
tre regole: 1) non sparare a nessuno; 2) non prendere neanche una goccia di
petrolio; e 3) portare a casa qualcosa da poter utilizzare. Nel momento in
cui abbiamo invaso questi paesi ci è parso evidente che sarebbe stato molto
meglio fare un film sull’America senza girare un solo fotogramma in America.
Come sarebbe stato un film così? Mi piaceva questa sfida”.
Michael Moore, per la
sua indagine, “invade” così diversi paesi Europei, tra cui Italia, Francia,
Finlandia e Islanda e in ogni luogo in cui si reca conficca la bandiera a
stelle e strisce. In questo pellegrinaggio Moore scopre che in Italia i
lavoratori hanno un trattamento migliore rispetto ad altri paesi; in Francia le
mense scolastiche servono quotidianamente piatti di alta cucina molto diversi
da quelli americani; in Islanda il potere è in mano alle donne, le uniche che
sembrano sapere come governare; in Finlandia il sistema scolastico è
straordinario, uno dei più virtuosi al mondo...
Aggiunge Moore: “Forse ho semplicemente trovato una maniera più sovversiva
di gestire la rabbia che provo nei confronti delle condizioni in cui versa
questo paese. Non sono mai stato un cinico, ho sempre creduto che il cinismo
non fosse che un’altra forma di narcisismo. Credo nella bontà delle persone e
credo che la maggior parte della gente abbia una coscienza e distingua il
giusto dallo sbagliato. Penso che sappia cosa dovremmo fare e che sia solo
spaventata o ignorante. E una volta risolti questi aspetti, quando smetteremo
di vivere nella paura e di essere stupidi, le cose andranno meglio”.
Where to Invade Next di Michael Moore sarà
nelle sale italiane dal 9 all’11 maggio distribuito da Nexo Digital e Good
Films con i media partner Radio Deejay e MYmovies.it.
MICHAEL MOORE (autore,
regista e produttore) - Michael Moore nasce a Flint, in
Michigan. Diventa un Eagle Scout (il titolo più alto nello scoutismo
americano), frequenta il seminario cattolico per diventare sacerdote e a 18
anni è il più giovane funzionario eletto del paese. A 22 anni fonda il Flint
Voice, un quotidiano alternativo riconosciuto a livello nazionale. Nel 1989
gira il suo primo film, Roger & Me, che realizza incassi da record e
inaugura il movimento moderno del film documentario. Due altri suoi film
registreranno cifre record al botteghino: Bowling for Columbine, con cui vince
l’Oscar nel 2002, e Fahrenheit 9/11, che si aggiudica la Palma d’Oro. Tra gli
altri suoi film spiccano Sicko, candidato all’Oscar, e Capitalism: A Love
Story. Moore riceve un Emmy Award per la serie TV Nation ed è uno degli autori
americani di saggistica di maggiore successo, con libri come Stupid White Men e
Ma come hai ridotto questo paese? (Dude, Where's My Country?). Michael vive a
Traverse City, nel Michigan, dove ha fondato il Traverse City Film Festival e
due sale di cinema d’autore, lo State Theatre e il Bijou by the Bay.
Ecco il trailer https://youtu.be/WaUDxxb4ofM
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