Italia. Giorni nostri.
Mentre la crisi morde con ferocia e nessuno è più sicuro del proprio posto di
lavoro, diciassette lettere di cassa integrazione, più una – giustificatissima
– di licenziamento, devono essere recapitate ai rispettivi destinatari. La consegna
di
tali missive scatena
una girandola di avvenimenti, intrecciandosi alle minute vicende di un grande
centro commerciale alla periferia di una città del Sud, accanto al mare. Qui,
ne “La Cattedrale”, i destini dei personaggi troveranno compimento: un
direttore connivente e succube dei poteri mafiosi, alcuni manager freddi e
insensibili alla sofferenza
dei
lavoratori (ma anche ingenui e sprovveduti), un anziano dongiovanni
ossessionato dal sesso, una giovane donna frustrata da un lavoro indegno, un sindacalista
travolto dagli eventi, una guardia giurata perseguitata da migliaia di
gabbiani, un dinamitardo ossessionato dall’11 settembre, e infine Italia,
adorabile vecchina affondata nel proprio oscuro dialetto, che, apparentemente
ai margini della modernità, sarà tra i pochi a salvarsi dalla inevitabile
catastrofe finale. Un romanzo che mescola con maestria tutti i generi,
dall’horror alla commedia, fino alle suggestioni del cinema americano e
d’autore.
L’autore: nato a Roma
nel 1963, si occupa di
teatro dal 1989 in qualità di drammaturgo, regista, critico e organizzatore.
Italia è stato finalista al Premio Calvino 2015.
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