E se Majorana non fosse
scomparso nel 1938, ma nel 1945? Dopo aver vinto il Premio Nobel per la fisica
e fatto scoperte sul’antimateria che fanno gola alle maggiori potenze mondiali?
In un 1945 molto diverso dal nostro, la Seconda guerra mondiale non c’è stata,
se non per quanto riguarda il Pacifico dove il Giappone ha attaccato l’America.
Ma in Europa Hitler è stato tenuto a bada da Mussolini, che con il deterrente
della bomba atomica realizzata grazie alle intuizioni dei “ragazzi di Via
Panisperna” gli ha impedito di lanciarsi nell’aggressione di Polonia e Francia.
A Stoccolma si sta per assegnare il Premio Nobel 1945. Per la fisica lo ha
vinto l’italiano Ettore Majorana (nella realtà storica scomparso nel 1938
durante un viaggio in nave da Napoli a Palermo). Majorana è andato molto avanti
nelle ricerche sull’antimateria, arma vagheggiata da tutte le potenze perché
“pulita”, senza emissione di radiazioni. Logico che le sue scoperte facciano
gola a tutti, e quando lo scienziato scompare sulla nave che sta per attraccare
a Stoccolma è naturale affiancare all’ipotesi del suicidio quella del
rapimento: chi può averlo fatto sparire?
Pierfrancesco Prosperi
è autore di più di 130 racconti pubblicati su riviste, antologie e quotidiani.
Ha vinto il Premio Italia di Fantascienza, il Premio Cosmo – Editrice Nord e
molti altri premi letterari. Tra i suoi romanzi più noti: Garibaldi a
Gettysburg, Autocrisi 2020 e La Moschea di San Marco.
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