Esce per Del Vecchio
Editore, Italia di Fabio Massimo Franceschelli, una storia ambientata nella
nostra contemporaneità. Italia. Giorni nostri. Mentre la crisi morde con
ferocia e nessuno è più sicuro del proprio posto di lavoro, diciassette lettere
di cassa integrazione, più una – giustificatissima – di licenziamento, devono
essere recapitate ai rispettivi destinatari. La consegna di
tali missive scatena
una girandola di avvenimenti, intrecciandosi alle minute vicende di un grande
centro commerciale alla periferia di una città del Sud, accanto al mare. Qui, ne “La Cattedrale”, i destini dei personaggi troveranno
compimento: un direttore connivente e succube dei poteri mafiosi, alcuni
manager freddi e insensibili alla sofferenza
dei lavoratori (ma anche ingenui e sprovveduti), un
anziano dongiovanni ossessionato dal sesso, una giovane donna frustrata da un
lavoro indegno, un sindacalista travolto dagli eventi, una guardia giurata che
si compiace della propria prestanza fisica, e infine Italia, adorabile vecchina
affondata nel proprio oscuro dialetto, che, apparentemente ai margini della
modernità, sarà tra i pochi a salvarsi dalla inevitabile catastrofe finale. Un
romanzo che mescola con maestria tutti i generi, dall’horror alla commedia,
fino alle suggestioni del cinema americano e d’autore.
L’autore: nato a Roma
nel 1963, si occupa di teatro dal
1989 in qualità di drammaturgo, regista, critico e organizzatore. Italia
è stato finalista al Premio Calvino 2015.
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