lunedì 18 aprile 2016

LA GRANDE GUERRA – Uscita la ventiquattresima puntata. “La rivolta di Pasqua in Irlanda”



La puntata numero 24 del calendario digitale (www.lagrandeguerrapiu100.it), dal titolo “La rivolta di Pasqua in Irlanda”, porta nella “verde” Irlanda. Decine di migliaia di irlandesi erano andati a combattere volontariamente nell’esercito britannico e Londra aveva promesso che a guerra finita l’indipendenza dell’isola sarebbe stata gradualmente realizzata. Nel frattempo (nel 1912) era stato istituito un parlamento autonomo con limitati poteri. Tuttavia, una minoranza di nazionalisti radicali riteneva che la situazione di guerra, con Londra impegnata con tutte le forze a combattere contro la Germania, rappresentasse un’occasione favorevole per tentare il tutto per tutto. In occasione della Pasqua del 1916 a Dublino scoppiò una rivolta armata, che si proponeva di ottenere l’indipendenza. La rivolta fu repressa con durezza dal governo. L’autore, Jacopo Calussi, mostra come, nonostante la sconfitta in pochi giorni e nonostante la maggioranza dell’opinione pubblica irlandese inizialmente avesse condannato la rivolta, la successiva durissima repressione inglese fece considerare i rivoltosi come martiri ed eroi. Era solo questione di tempo perché, a guerra finita, l’Irlanda ottenesse finalmente l’agognata indipendenza. La puntata mostra così come – nonostante il conflitto o proprio a causa di esso – la politica continuasse a fare il proprio corso. La galleria fotografica e le testimonianze offrono altre prospettive per leggere quella sanguinosa pagina della storia britannica. 
L’infografica del mese ci propone, invece, gli effetti dei bombardamenti durante la guerra. Un’arma nuova, in cui l’Italia (si pensi alla ditta Caproni) fu in quegli anni pioniera: i bombardamenti aerei, non più compiuti con i dirigibili, lenti e vulnerabili, iniziarono a fare vittime fra i civili e ad alimentare la paura nelle grandi città. È possibile seguire il calendario della Grande Guerra anche su Facebook (La Grande Guerra più 100) e su Twitter (https://twitter.com/GGpiu100)

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