“Né la Germania né
l’Italia hanno dubbi. La nostra crisi non è una crisi materiale. Abbiamo perso
fiducia nel nostro destino… Siamo come marinai senza capitano.” – Gen. Philippe
Pétain
Correlli Barnett ci
illustra l’importanza dei caratteri individuali dei comandanti supremi delle
parti contendenti durante la Prima guerra mondiale. A cominciare da Moltke, che
paralizzando i nodi ferroviari più vitali della Francia stava per cogliere la
vittoria, ma non ebbe la forza di continuare perché malato e sensibile agli
orrori della guerra. Mentre i tedeschi segnavano il passo, il loro comandante
era ormai un vecchio piangente e la battaglia della Marna venne vinta senza
difficoltà dai francesi. Per proseguire con l’ammiraglio Jellicoe, comandante
in capo della flotta inglese, criticato per un’eccessiva prudenza, ma che in
verità era fin troppo conscio dell’inferiorità tecnica britannica nei confronti
delle navi avversarie più numerose e più moderne. Senza dimenticare il
brillante e coraggioso Beatty, che aggredì il nemico allo Jutland e venne
sconfitto duramente. Pétain: ecco un altro tecnocrate che vide subito come le
forze al suo comando difettassero di organizzazione, equipaggiamento e
addestramento. Quando salvò l’esercito francese dalla catastrofe durante gli
ammutinamenti del 1917, Pétain introdusse quelle idee moderne di tecnologia e
organizzazione di massa che erano del tutto nuove all’esercito e alla Francia
stessa, schiavi degli ideali e dei metodi del secolo scorso. Ed ecco infine
Ludendorff, che personifica le doti della Germania moderna con inesauribile
energia, ambizione quasi maniacale, dominio assoluto dell’organizzazione di
massa, sposate tuttavia a una completa ingenuità politica. Un quadro
affascinante e suggestivo della Grande guerra vissuto non sui campi di
battaglia, ma all’interno dei quartier generali delle potenze in gioco.
Correlli Douglas
Barnett è uno dei maggiori storici britannici. Ha pubblicato numerosi saggi in
tutto il mondo, compresa questa serie sui “generali” che conta diversi volumi
monografici tra cui I generali di Hitler e I generali del deserto. Collabora
con la BBC come esperto militare ed è stato consulente politico di diversi governi
inglesi.
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