È il 1859. Mentre in
tutta la penisola si susseguono quei profondi mutamenti che porteranno
all’unità d’Italia, da Taviano, piccolo centro della Terra d’Otranto, Duilio,
giovane artigiano, parte per Napoli in cerca di un lavoro dignitoso, lasciando
Elda, la giovane moglie, con l’impegno di richiamarla nella capitale una volta
trovata sistemazione. Il 24 marzo del 1860, però, Duilio muore in un incidente
sul lavoro negli stabilimenti di Vingtrie di Pietrarsa. Elda, rimasta sola,
grazie all’aiuto di don Vito, il parroco della Chiesa Madre, trova lavoro come
as - sistente di Donna Anna Caracciolo, la sorella del Marchese Giambattista.
Il primo giorno di lavoro a Palazzo, la giovane donna incontra Don Alfon - so
Marinelli, un aristocratico napoletano ospite del Marchese. Quando scopre che
il giovane deve ripartire con urgenza perché richiamato nella ca - pitale,
decide di cogliere l’occasione per andare a Napoli dove è sepolto Duilio.
Ottiene un aiuto ina - spettato dalla stessa Donna Anna che raccomanda Elda a don
Alfonso e chiede a Giovanni Pisanò, nobile napoletano dalle origini tavianesi,
di occu - parsi della concittadina una volta giunta in città. Il destino dei
protagonisti si intreccia con quello del Regno delle Due Sicilie. Pisanò, molto
presto, riesce a fare entrare Elda nella Corte di Re Fran - cesco II come
ricamatrice. Proprio quando sia la giovane che Alfonso percepiscono il nascere
di un coinvolgente sentimento reciproco, l’uomo, per ordine del Real Ordine
Militare di San Giorgio, è costretto a partire per partecipare, come
infiltrato, alla Spedizione dei Mille. La sua missione lo con - durrà lontano
dalla sua amata e dal regno di quello che sarà il suo ultimo re.
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