Testi di: Dacia
Maraini, Giampiero Rossi, Gianfranco Di Fiore, Renato Minore, Francesca Pansa,
Pierfrancesco Majorino, Simone Gambacorta, Claudio Volpe, Paolo Di Paolo,
Michela Marzano e Alessandro Di Meo
Questo è un libro che
parla di fuga, di viaggi, di migrazioni. Dell’impossibilità di rimanere. Del
bisogno di trovare un altro luogo. Dieci narratori, dieci importanti firme, ci
raccontano storie di fuga, di ricerca di un mondo in cui valga la pena di vivere.
Non ci sono buoni e cattivi, ma donne, uomini e bambini che scappano. Scappano
dalla fame, dalla miseria, dalla guerra, dalla morte. Donne e uomini e intere
famiglie che abbandonano il loro passato, superano frontiere in cerca di una
speranza. Persone che lottano perché vogliono vivere. Persone che hanno il desiderio
di un futuro migliore. Racconti. Storie immaginate, inventate, non vere. Ma
appunto per questo universali, perché le raccolgono tutte.
Perché vale la pena di
leggere Sotto un altro cielo? Perché attraverso la forza della narrativa getta
uno sguardo concreto e sincero su quell’immenso fenomeno che è oggi
l’immigrazione. Perché è un libro in cui si parla di persone. Singole persone,
ognuna con la loro storia e col loro desiderio di vita, di ricerca di un altro
cielo sotto cui valga la pena vivere. Infine perché dieci firme, dieci nomi
della cultura italiana, usano l’arma a loro disposizione – la parola – per
raccontare di migranti alla ricerca di un’altra vita.
COME COMINCIA - “Guarda
questa fotografia”, ha detto il mio compagno mentre, in vestaglia e con le
pantofole ai piedi, scaldavo il latte per la colazione. Stavo per dirgli che
non mi scocciasse, il latte stava per bollire e si sarebbe rovesciato sul
fornello se non lo tenevo d’occhio. Ma dal tono della sua voce ho capito che
non potevo non guardare. Ho sollevato gli occhi, ancora assonnati, sul giornale
e lì per lì non ho capito: cosa c’è di strano nell’immagine di un bambino addormentato
su una spiaggia vuota? (dal racconto Un corpo gettato via di Dacia Maraini)
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