Il presidente Ciro
Sinatra: «In uno scenario economico che non vede ancora segnali stabili di
ripresa, la vendita a domicilio conferma la bontà di una formula che ha nel
contatto diretto con il consumatore e nella professionalità degli addetti i
suoi punti di forza». Il primo trimestre 2016 delle imprese associate
Univendita si è chiuso con un fatturato di 407 milioni e 670mila euro; un
incremento del 2,8% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Dopo
aver archiviato un 2015 che ha visto una crescita del 7,5%, anche agli inizi
del 2016 i consumatori continuano a premiare con la loro fiducia la vendita
diretta a domicilio. «La vendita a domicilio conferma anche nei primi tre mesi dell’anno il suo
ruolo di traino nel settore del commercio –commenta il presidente di
Univendita, Ciro Sinatra–. Se negli anni passati, la vendita diretta ha svolto
una funzione anticiclica nel panorama del commercio, adesso segna percentuali
di crescita superiori rispetto ai canali tradizionali. In una congiuntura in
cui la ripresa non appare ancora stabile, come dimostrano i dati Istat di marzo
su produzione industriale e vendite al dettaglio, noi confermiamo un trend di
crescita che ci accompagna ininterrottamente dal 2010; una crescita che si
spiega con la nostra particolare formula distributiva, che ha nel contatto
diretto con il consumatore e nella professionalità dei venditori, in grado di
interpretare al meglio le esigenze dei clienti, i suoi punti di forza». Se la
vendita diretta cresce del 2,8%, secondo i dati Istat, nel primo trimestre del
2016 il valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio ha registrato un
incremento dell’1,3% rispetto allo stesso periodo del 2015. In particolare le
vendite della grande distribuzione sono aumentate del 2,3%, quelle dei piccoli
esercizi commerciali dello 0,4%. Nel dettaglio, all’interno della vendita
diretta, il comparto più dinamico è stato “alimentari e beni di consumo casa”
con un incremento del 5,0%, seguito dai “beni durevoli casa” (+2,3%) che, con
il 60% di quota di mercato, rimane il comparto più importante della vendita
diretta a domicilio. Segno positivo anche per “cosmesi e accessori moda”
(+0,9%), mentre gli “altri beni e servizi” registrano un incremento del 9,0%. Sul
fronte occupazionale, i venditori a domicilio sono stabili rispetto allo stesso
periodo del 2015 a quota 140.700, con una componente femminile pari al 93,2%,
dato che fa da traino all’occupazione nel mondo femminile in cui la
flessibilità è ritenuta un fattore positivo.
Univendita (www.univendita.it). Qualità, innovazione,
servizio al cliente, elevati standard etici. Sono queste le parole d’ordine di
Univendita, la maggiore associazione del settore che riunisce l’eccellenza
della vendita diretta a domicilio. All’associazione aderiscono 16aziende: AMC
Italia, Avon Cosmetics, bofrost* Italia, CartOrange, Conte Ottavio Piccolomini
d’Aragona, Dalmesse Italia, Fi.Ma.Stars, Jafra Cosmetics, Just Italia, Lux
Italia, Nuove Idee, Ringana Italia, Tupperware Italia, Vorwerk Contempora,
Vorwerk Folletto, Witt Italia che danno vita a una realtà che mira a riunire
l’eccellenza delle imprese di vendita diretta a domicilio con l’obiettivo di
«rafforzare la credibilità e la reputazione del settore tra i consumatori e
verso le istituzioni». Univendita aderisce a Confcommercio. La vendita diretta
in Italia, come riferito da Il Sole 24 Ore, nel 2015 ha generato un fatturato
complessivo di 3,1 miliardi di euro; Univendita, con vendite pari a 1,6
miliardi, vale il 52% del mercato.
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