Il 23 di Maggio 2016
Andrea Pazienza, rock star del fumetto italiano, avrebbe compiuto 60 anni. Invece
morì di overdose a 32, dopo una “pera” troppo abbondante che si era fatto dopo
un periodo di disintossicazione. Oggetto di culto anche tra i giovanissimi
(basti pensare al successo del film Paz! di Renato De Maria), Pazienza è stato
un artista maledetto vissuto in un’epoca turbolenta. La Bologna dove approda –
nella mitica casa di via Emilia Ponente 223 e al neonato DAMS – dopo aver
studiato al liceo artistico di Pescara è una città che sta esplodendo. Tutto il
bene e tutto il male dei “dieci anni di 68” di cui il capoluogo emiliano è
stato teatro ed epicentro si sono violentemente riversati sul talentuoso
fumettista per riemergere dalle sue dita come storie e disegni. Andrea Pazienza
ha raccontato l’ambiente di Radio Alice, della mitica “Traumfabrik” in via
Clavature; dei gruppi avanguardistici Gaznevada e Skiantos del fraterno amico
Roberto “Freak” Antoni; del movimento del ‘76 e del riflusso del ‘77 e del
periodo estremo e sregolato in cui “l’eroina era una moda” e l’immaginazione al
potere. In questa appassionante e appassionata biografia sono i personaggi che
l’hanno conosciuto e gli sono stati vicino a raccontare il giovane e geniale
autore. A volte con affetto, a volte con invidia, a volte in aperto “scazzo”
parlano di lui Franco “Bifo” Berardi, Sergio Staino, Jacopo Fo, Tanino
Liberatore, Roberto Freak Antoni (intervistato poco prima della sua triste
dipartita), Stefano Raffini dei Gaznevada, Francesca Ghermandi, Vincenzo
Sparagna, Filippo Scòzzari, Milo Manara e tanti altri. Oltre al ritratto di un
giovane e dotatissimo disegnatore con una forte passione per l’eroina, un
grande amore (Betta Pellerano) e uno sguardo acuto sulle controculture e
sottoculture italiane del periodo; la biografia di Franco Giubilei (uscita per
la prima volta con Black Velvet nel 2011) traccia una panoramica della nascita
dell’ambiente dei fumettisti italiani di professione. Le scuole come la “Libera
università di Alcatraz” di Jacopo Fo, o la “Zio Fenninger”, le redazioni di
esperienze editoriali più o meno effimere e gloriose come Frigidaire, Frizzer e
il giornale collettivo eccezionale il Male e poi Linus, Cuore e Tango che
usciva con L’Unità sono i posti su cui verte la fenomenologia di Andrea
Pazienza. Un ritratto intimo, profondo e completo, che fa sospirare il lettore
per la perdita di un gigante del fumetto italiano… Franco Giubilei, nato nel
milanese, corrispondente dall'Emilia Romagna del quotidiano la Stampa. Ha
pubblicato Ultimo stadio - Il romanzo degli ultras del Milan (Aliberti 2007) e
Capelli lunghi. L'unico film mai realizzato dal maestro della commedia
all'italiana (Aliberti 2008) su Mario Monicelli.
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