È l’intervento più
amato dalle donne di tutto il mondo, ma ci sono dei limiti da rispettare: «I
vip non devono essere un modello, il rispetto delle proporzioni è importante». «Dottore,
vorrei il seno come quell’attrice o showgirl». Capitano spesso pazienti che
entrano nello studio del chirurgo plastico con la foto del personaggio famoso a
cui vorrebbero assomigliare, soprattutto quando si tratta di rimodellare il
seno: «Il décolleté è una parte del corpo che sembra forse più semplice
emulare, anche se non è così: ognuno ha delle caratteristiche uniche che devono
essere considerate e rispettate». È quanto è emerso al congresso internazionale
“Cosmetology, Trichology & Aesthetic Practices” che si è svolto a Dubai dal
25 al 27 aprile, a cui ha partecipato anche Pierfrancesco Bove, chirurgo
plastico fondatore del surgery network ChirurgiadellaBellezza insieme con il
collega Raffaele Rauso. In un anno, nel mondo, le donne si sono sottoposte a 17
milioni di procedure di medicina e chirurgia estetica: tra quelle chirurgiche,
la più praticata è stata quella dell’aumento di seno. «Anche in Italia
l’aumento del seno è l’intervento più richiesto dalle donne tra i 20 e i 40
anni. Ci sono però alcuni punti da mettere in chiaro per far sì che quello che
spesso è il sogno di una vita, diventi realtà senza sorprese» afferma Bove. Il
primo punto è spiegare ai pazienti che voler assomigliare a questo o a quel
personaggio famoso, non è l’approccio corretto: «Bisogna sempre rispettare
l’armonia e la proporzione del corpo o del viso, senza strafare. È giusto
rispettare l’unicità di ciascuno e assecondare le caratteristiche fisiche del
paziente, non cercare di riprodurre quelle di qualcun altro o le esigenze di
moda del mondo» dicono gli specialisti di ChirurgiadellaBellezza, che ha studi
a Milano, Roma, Napoli, Salerno e Firenze. Secondo: per la scelta della protesi
bisogna considerare sia i desideri della paziente, sia le sue misure corporee,
per evitare effetti innaturali: «Un corpo molto magro con un seno molto
prorompente molto difficilmente è un dono di madre natura e quasi sicuramente è
un “fake”. Tra l’altro bisogna considerare che a lungo andare un peso eccessivo
potrebbe causare problemi alla spina dorsale» spiegano i due chirurghi
plastici. Anche per questo, prima dell’intervento i chirurghi simulano una
"preview" del risultato definitivo facendo indossare delle apposite
coppe mammarie alla paziente, al di sotto di uno specifico reggiseno: non sempre
quello che sulla carta piace, fa lo stesso effetto se provato di persona: «La
paziente indossa degli appositi reggiseni o delle canottiere in cui si
inseriscono dei simulatori mammari così da dare l’effetto dopo l’operazione.
Ascoltare la paziente, le sue esigenze e aspettative è importante, ma non
bisogna mai dimenticare l’equilibrio e l’armonia. Un bravo chirurgo deve anche
sapere dire di no a richieste eccessive» aggiungono. Terzo, va ricordato che non si avranno
vent’anni per sempre: «Alle pazienti più giovani, diciamo di pensare tra 40
anni come sarà cambiato il proprio corpo. Un seno da pin up oggi, potrebbe dare
più di un problema domani. Le più sensibili a questo argomento sono le mamme
che, a due o tre anni dalla nascita di un bambino, decidono di intervenire sul
décolleté. Per questo, in linea generale, evitiamo protesi troppo grande che
alla lunga potrebbero dare problemi» affermano Rauso e Bove. Quarto punto, la
scelta del tipo di protesi è determinante: «Oggi in commercio ne esistono molte
marche, tra cui è difficile orientarsi. Quello che la paziente può fare è
chiedere se la marca della protesi che il chirurgo propone garantisce a vita
oppure in caso di contrattura capsulare, uno degli inconvenienti più frequenti,
l'impianto mammario: questi sono sinonimo di serietà dell’azienda, che è
talmente sicura della qualità dei propri prodotti da farsene carico a tempo
indeterminato». Quinto, per una buona
riuscita bisogna sapere che dopo l’intervento sarà necessario avere alcune
accortezze per ridurre i rischi post intervento. Proprio per venire incontro a
questa esigenza, il team di ChirurgiadellaBellezza ha messo a punto la Smart
mastoplastica, una particolare combinazione di procedure consolidate e sicure
che consente di ottimizzare i tempi dell’intervento (mezz’ora circa contro le
due ore di una mastoplastica tradizionale), riducendo l’edema e il gonfiore.
«Il minore tempo di intervento comporta anche tempi di recupero accorciati:
avendo assunto basse dose di farmaci anestesiologici, la paziente li smaltisce
in poco tempo, risvegliandosi pressoché senza dolore grazie all’anestetico
locale infiltrato dal chirurgo prima di operare» concludono Rauso e Bove. ChirurgiadellaBellezza
(www.chirurgiadellabellezza.it)
è un surgery network che si occupa di medicina e chirurgia estetica in
Lombardia, Toscana, Lazio e Campania. L’équipe, guidata dai chirurghi plastici
Raffaele Rauso e Pierfrancesco Bove, è composta da anestesisti, infermieri e
personal assistant. Gli standard che garantisce sono elevatissimi in tutte le
città in cui opera. La filosofia di
ChirurgiadellaBellezza si basa non solo sulla ricerca di risultati armonici e
naturali, ma anche sull’assistenza costante al paziente prima, dopo e durante
l’intervento.
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