Sarà inaugurata sabato
14 maggio in Comune l’esposizione dei lavori dell’artista rescaldinese, divisa
tra il municipio e la Tela. Nell’occasione Borghi donerà alla Città il quadro
“Opera pubblica”. Rescaldina rende omaggio al suo artista Livio Borghi con la
mostra “La luce dell’ombra” organizzata
dall’amministrazione comunale, da Articolonove e La Tela. Articolata in due
spazi, il municipio e l’osteria La Tela, l’esposizione raccoglie una
cinquantina di lavori di Borghi. All’inaugurazione della mostra, in programma
sabato 14 maggio alle 17.00 nella sala consiliare del municipio (alle 18.30
alla Tela), Borghi farà dono alla Città di “Opera pubblica”, un acrilico del
1976 che –scrive il critico Fabrizio Rovesti nella presentazione della mostra–«
evoca, secondo una vertiginosa prospettiva centrale, la strada del Varesotto
che da Carnago porta a Morazzone. Tale percorso s’insinua tra muraglie boschive di colore verde scuro
che principiano da due specie di porte, ai lati dell’opera, ingressi di un
chiarore abbacinante che rimandano a una sorta di passaggio nell’anima della
natura». Il lavoro si inquadra di diritto in quella stagione di sperimentazioni
figurative che vide Borghi in prima linea e interessato in particolare alla
natura e alla sua difesa nel territorio. In perfetta continuità tematica, nella
mostra saranno esposti altri lavori di Borghi, i RiTrovati (carte dipinte
mediante lo sgocciolamento di colori senza una logica compositiva e lasciate
per un tempo variabile all’intemperie in modo che pioggia, aria, neve, vento
intervengano), le Genesi, le Ombre (micro, macro, mega). « Si tratta di un
appuntamento artistico importante per la vita culturale di Rescaldina e che
costituisce un’ottima opportunità per addentrarci nel panorama dell’arte
–dichiara il sindaco Michele Cattaneo–.
Livio, infatti, è un artista che ha sempre avuto un occhio e
un’attenzione particolari per il nostro territorio; un artista che molto
spesso, nelle sue opere, è partito dall’ambiente che ci circonda cogliendo
ombre, sfumature, prospettive del tutto originali. Quello che però mi ha sempre
colpito dell’arte di Livio è la dimensione pubblica, il fatto che le sue opere
siano fatte per essere viste, non solo nella dimensione privata dei
frequentatori di un salotto ma da un pubblico ben più vasto, come è stato per
le “Ombre”, vere e proprie opere pubbliche
a disposizione di tutti».
Livio Borghi nasce a
Rescaldina nel 1937, si diploma alla scuola superiore degli Artefici di Brera
di Milano. La sua prima personale è nel 1961, presso il centro comunitario di
Rescaldina. Costante a partire dal 1961 la sua attività espositiva tra
personali e collettive. Tiene incontri divulgativi di pittura soprattutto in
luoghi popolari come cascine e osterie. Si interessa alla scoperta e
valorizzazione di ville, chiese, e affreschi. Nel 1968 è invitato a partecipare
a rassegne ad Ancona, Colombes (Francia), Napoli e Barcellona. Promuove mostre
itineranti con foto e dipinti sul tema "L'artista e l'ambiente".
Comincia a lavorare sul rapporto arte e ghiaccio e sull’opera in relazione al
rapporto pubblico-privato. Nel 1979 una sua personale presso la Galleria Il
Salotto di Como è presentata da Luciano Caramel. Nel 1980 ha una personale alla
"Citibank" di Roma. Espone le prime macroombre sul territorio, un
lavoro che lo porta a collaborare con critici quali Tommaso Trini e Filiberto
Menna. Continuano gli interventi artistici in spazi pubblici: affreschi spray
su cascine abbandonate, sulla pavimentazione delle piazze. Nel 1988 comincia il
ciclo Genesi, esposto all'Associazione Artistica Legnanese e Centro S. Magno a
Legnano. Nel 1989 due personali al Centro di cultura di Cardano al Campo e di
nuovo al Centro S. Magno di Legnano. È del 1992 l’installazione al Monastero di
Torba,La grande felce cui seguono personalial Palazzo Comunale di Tradate e al
Crepuscolo di Momo (No). Nel 1993 diventa membro del comitato Colombera a Gorla
Maggiore ed è curatore della rassegna Godimento e conoscenza di Villa Durini a
Gorla Minore. Espone ne Il piacere del paesaggio alla Colombera a cura di
C.Cerritelli e realizza l’installazione Arte senza tempo al Monastero di
Cairate. Tra i fondatori del Laboratorio arte visiva di Rescaldina, nel 1995
realizza progetti per macroombre per
Villa Bozzolo, Mortarone, Museo Pagani. Nel 1997 ha una personale alla Torre
Colombera sul ciclo Genesi. La sua attività espositiva e di polemica nei
confronti del degrado dell’ambiente e di un suo possibile riscatto attraverso
l’intervento artistico prosegue fino ad oggi. Nel 2006 allestisce una personale
dentro e fuori gli spazi espostivi della Cesare da Sesto di Sesto Calende intitolata
Il Waterfront di Sesto Calende: il lungo Ticino.
Orari di apertura della
mostra
Comune: da lunedì a
venerdì 9.00 – 13.30; mercoledì 16.30 – 18.15; sabato 16.30 – 19.00; domenica
9.00 – 12.30 e 16.30 – 19.00
Osteria La Tela: da
martedì a domenica 12.00 – 0.00
La Tela è un bene
sequestrato alla criminalità organizzata, affidato al Comune di Rescaldina e
gestito dalla Cooperativa ARCADIA insieme con altre associazioni del
territorio. È diventato ristorante e centro di aggregazione e di promozione
sociale e culturale.
Info: Osteria sociale
del buon essere “La Tela” Strada Saronnese, 31 Rescaldina (MI)
cell. 328 6845452
Facebook: https://www.facebook.com/osterialatela/
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