Conferenza pubblica di Salvatore Capozziello,
ordinario dell’Università di Napoli e presidente della Società italiana di
relatività generale e fisica della gravitazione, che parlerà dei 100 anni di
relatività generale e della scoperta delle onde gravitazionali. A cento anni
dalla sua formulazione, la relatività generale è una delle teorie più proficue
della Fisica. Nella conferenza sarà proposto un breve excursus storico, quindi
saranno discussi i fondamenti concettuali ed epistemologici della relatività di
Einstein nell'ambito della cultura moderna. Saranno presentate, infine, le
principali prove sperimentali con una particolare attenzione per la recente
scoperta delle onde gravitazionali. L’incontro pubblico, rivolto ai cittadini,
è organizzato dal gruppo di Fisica delle Interazioni fondamentali che fa parte
del Laboratorio di Fisica teorica e computazionale del Dipartimento di Fisica
dell’Università di Trento. Il gruppo si occupa di buchi neri, di modelli
cosmologici e di teoria dei campi su spazi curvi, che rappresenta una delle
strade possibili per unificare relatività generale e meccanica quantistica. Le
problematiche al centro del loro lavoro nascono dalla stessa relatività
generale che mostra i propri limiti in condizioni estreme, ad esempio al centro
dei buchi neri o prima del Big Bang, dove lo spazio-tempo si ripiega su sé
stesso. «Per esplorarne le proprietà fisiche – spiegano dal gruppo di Fisica
delle Interazioni fondamentali – occorre implementare la relatività generale
con l’altro grande pilastro della fisica contemporanea, ovvero la meccanica
quantistica che governa il mondo microscopico delle particelle elementari.
Tuttavia l’unione di queste due teorie, che prende il nome di gravità
quantistica, presenta formidabili difficoltà concettuali che da più di mezzo
secolo i fisici teorici di tutto il mondo tentano di superare. Oltre ai
problemi teorici ci sono anche seri ostacoli sperimentali in quanto è
impossibile ricreare in laboratorio le immense energie caratteristiche di
questi fenomeni. Questo limite però si può aggirare, almeno in parte, grazie a
osservazioni astronomiche sempre più sofisticate che permettono di scrutare
cosa sia accaduto pochi istanti dopo il Big Bang oppure di indagare la natura
dei buchi neri tramite le onde gravitazionali scoperte di recente. Queste
possibilità possono dare un contributo fondamentale a una formulazione rigorosa
della gravità quantistica». La conferenza di Capozziello si inserisce nel
programma di un workshop organizzato dal 6 all’8 giugno (II Flag Meeting “The
quantum and gravity") che richiamerà a Trento esperti internazionali nel
campo della fisica della gravitazione, della cosmologia e buchi neri.
Martedì 7 giugno, ore 18 / Auditorium del
Dipartimento di Lettere e Filosofia (Trento - Via Tommaso Gar, 14)
Maggiori informazioni sulla conferenza pubblica e
sul workshop scientifico all’indirizzo: http://webmagazine.unitn.it/node/9709/
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