lunedì 27 giugno 2016

Del Vecchio Editore pubblica in Italia I dodici cerchi di Yuri Andrukhovych con la traduzione di Lorenzo Pompeo. In libreria il 30 giugno 2016



Nel 1990, Karl–Joseph Zumbrunnen, fotografo austriaco con radici galiziane, viaggia più volte attraverso l’Ucraina alla ricerca delle proprie origini. Gli spasmi di questa nazione nuova di zecca, l’incongrua miscela di una occidentalizzazione brutale e improvvisa, di un nazionalismo montante, del folklore tradizionale e delle nostalgie asburgiche e sovietiche lo affascinano con forza. Il caos della transizione dal socialismo reale gli sembra infinitamente più attraente rispetto alla noiosa vitain Occidente – soprattutto perché si è innamorato della sua interprete Roma Woronytsch. Zumbrunnen la accompagna in un viaggio mozzafiato attraverso le montagne dei Carpazi fino alla “Locanda sulla luna”, una stazione sovietica di spionaggio trasformatain un moderno complesso sportivo. Qui, tracineasti, spogliarelliste, guardie del corpo, furfanti e intellettuali, passato e futuro si incontrano e l’idea di frontiera perde qualunque significato. Con uno stile incantato e magistrale Andrukhovych ci conduce per mano, da un punto di vista immaginario e realissimo allo stesso tempo, attraverso un intenso volo notturno geopoetico nel cuore dell’Europa e della nostra identità occidentale


Yuri Andrukhovych, nato nel 1960 in Ucraina, è romanziere, poeta, saggista, intellettuale di nazionalità ucraina. Oltre a essere un autore di culto in Europa centrale, è stato attivista del movimento democratico del Maidan e ha partecipato attivamente alla Rivoluzione Arancione. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti tra cui il PREMIO PER LA PACE ERICH MARIA REMARQUE nel 2005 e il PREMIO HANNAH ARENDT nel 2014.

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