Letteratura, teatro,
canzone: storia, analisi e curiosità di un rapporto di identificazione tra uomo
e animale che ha influenzato la nostra cultura. Se ne parla a Trento in un
convegno internazionale promosso da Lettere e Filosofia. Tra i relatori anche
Ivano Fossati, Stefano Bartezzaghi, Ivano Dionigi, Agostino Paravicini Bagliani
e altri protagonisti del mondo accademico, della cultura e dello spettacolo. Un
percorso tra simboli e allegorie: appuntamento martedì 5 e mercoledì 6 marzo a
Trento.
Trento, 4 aprile 2016 –
(a.s.) Animali “politici”, saggi, superbi, santi, seduttori, pettegoli e
impertinenti. Sono loro, gli animali, i protagonisti delle rappresentazioni artistiche,
della letteratura e della cultura che dall’antichità al Medioevo sono arrivate
fino ai nostri giorni. Note a tutti sono, ad esempio, le favole di Esopo, Fedro
o La Fontaine con il loro intento didattico, moraleggiante o satirico. Ma il
mondo antico, nonostante la sua concezione prevalentemente antropocentrica, ha
lasciato molte altre testimonianze di questa identificazione per antitesi o
similarità tra uomo e animale. Un immaginario collettivo che passa attraverso
una rete complessa di simboli e allegorie. A questo rapporto così ambiguo e
articolato è dedicato il convegno internazionale “Animali parlanti.
Letteratura, teatro, canzone”, che si terrà domani, martedì 5 e mercoledì 6
aprile al Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento. Una
riflessione tra letteratura, teatro, pittura, musica e, per arrivare ai giorni
nostri, anche canzone, che sarà affrontata da studiosi di università italiane e
straniere insieme a protagonisti del mondo della cultura e dello spettacolo.
Tra loro il latinista Ivano Dionigi (già rettore dell’Università di Bologna),
lo storico Agostino Paravicini Bagliani, il giornalista e scrittore Stefano
Bartezzaghi e il musicista Ivano Fossati, che parlerà di “Animali rumorosi (dal
serpente nero del blues a Katy Perry)”.
«Queste due giornate –
spiegano gli organizzatori – ci spingono a tracciare singoli momenti del legame
uomo e animale. Il richiamo all’uguaglianza creaturale proprio della concezione
biblica e cristiana non fa che accentuare una tendenza che va accentuandosi
soprattutto nel Medioevo, in cui si cristallizza un immaginario collettivo
simbolico legato al mondo animale destinato a perdurare fino al mondo moderno
nei più svariati settori. Un percorso che si snoda dal greco Aristofane e dai
latini Orazio e Ovidio, attraverso il Medioevo latino e il Rinascimento con
Machiavelli e Shakespeare, fino alla letteratura fiabesca e romanzesca europea
tra Seicento e Novecento, tra Gadda, Calvino e Poe, e addirittura alla canzone
italiana e straniera». L’apertura dei lavori è prevista per martedì
prossimo, 5 aprile alle 14 nella sede del Dipartimento (via Tomaso Gar 14, aula
5) con il saluto del rettore Paolo Collini e del direttore del Dipartimento,
Fulvio Ferrari.
Il convegno è promosso
dal Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento in
collaborazione con la Biblioteca Civica "G. Tartarotti" di Rovereto,
l'Istituto provinciale per la ricerca e la sperimentazione educativa (IPRASE),
la Società Internazionale per lo Studio del Medioevo Latino (SISMEL) e il
Corriere del Trentino.
La partecipazione al
convegno è valida ai fini dell’aggiornamento degli insegnanti della Provincia
di Trento.
Le richieste di
interviste, riprese video e foto dovranno essere concordate preventivamente con
l'ufficio stampa di Ateneo
Comitato scientifico:
Roberta Capelli, Antonella Degl’Innocenti, Paolo Gatti, Caterina Mordeglia,
Margherita Rubino (Dipartimento di Lettere e Filosofia)
Responsabile di
progetto: Caterina Mordeglia
Programma e maggiori
informazioni su: http://webmagazine.unitn.it/node/8403/
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