mercoledì 21 dicembre 2016

Catalogo iQdB Edizioni di Stefano Donno

Catalogo iQdB Edizioni di Stefano Donno

“Emozioni a Natale” dell’Associazione Artistico Musicale OdA Officina degli Artisti a Taurisano organizza anche con iQdB Edizioni di Stefano Donno



Mario Rosini a Taurisano: il cantautore jazz protagonista della settima edizione del Festival “Emozioni a Natale”. Appuntamento il 26 dicembre per il tradizionale concerto natalizio organizzato dall’Associazione Artistico Musicale OdA Officina degli Artisti.
E il 19 gennaio, per OdA Music fest 2nd edition evento speciale con lo statunitense Benny Benack insieme al suo Italian Quartet che incontrerà il Salento con il trio Bija; guida all’ascolto del musicologo Alceste Ayroldi.

Taurisano, 14 dicembre 2016 – Un Natale di grande musica con ospiti prestigiosi. Anche quest’anno, infatti, ritorna a Taurisano Emozioni a Natale festival, il tradizionale concerto natalizio organizzato dall’Associazione Artistico Musicale Officina degli Artisti (OdA), il Centro di Musica Moderna e arte diretta dal trombettista Marco Puzzello. Appuntamento a Santo Stefano, lunedì 26 dicembre alle ore 20.30, nel salone “Mirella Solidoro” della chiesa parrocchiale “Santi Martiri, Giovanni Battista e MariaGoretti” per il concerto, giunto quest’anno alla settima edizione, che vedrà ospite speciale Mario Rosini, cantautore, musicista, secondo classificato al Festival di Sanremo 2004 e docente di canto jazz presso il Conservatorio di Matera. La serata sarà una cavalcata nel repertorio dei brani natalizi in uno spettacolo che ammicca alle sonorità jazz, soul e pop interamente pensato e realizzato dai musicisti di OdA: Marco Puzzello (tromba e flicorno); Alessandro Casciaro (piano ed hammond); Maurizio Pellizzari (chitarre e voce); Silvio Caroli (pianoforte), Stefano Rielli (contrabbasso); Francesco Pellizzari (batteria e percussioni) e alle voci Gaia Rocca, Manuela Amerì, Antonio Ancora, Rachele Andrioli, Giorgia Faraone. Il programma prevede alcuni classici natalizi di grandi artisti: da Pino Daniele a Ray Charles, da Burt Bacharach a Frank Sinatra fino al Gospel tradizionale. In più, spazio ad alcuni inediti: un brano, scritto da Marco Puzzello, che aprirà il concerto dal titolo Ainot (dedicato a Tonia) e un altro, Gocce, che vuole celebrare la forza immortale e catartica della musica. Domenica 18 dicembre, infine, grande anteprima natalizia con “OdA Christmas”, una jam session degli allievi del Centro di Musica Moderna di Officina degli Artisti. L’appuntamento è in Corso Vanini, 25 a Taurisano a partire dalle ore 16, in collaborazione con L’Erboristeria L’Edera in “Musica & Natura”. OdA si avvale della collaborazione di Acli Arte e Spettacolo (responsabile provinciale Raffaele Santoro), della Consulta Giovanile, del Patrocinio del Comune di Taurisano (Le) – Assessorato alla Cultura, iQdB di Stefano Donno, ASD Accademia del Sud, Associazione Arte in Terra, Associazione Bazù, e di molti partner e sponsor che sostengono ENF da 7 anni.

Rete d'impresa “Pinot Nero del Friuli Venezia Giulia”

Rapporto annuale sul Mercato del Lavoro in Friuli Venezia Giulia

GIORNATA REGIONALE PER LA PACE 2016.

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giovedì 15 dicembre 2016

LIBERA UNIVERSITÀ ITALIANA DEGLI STUDI ESOTERICI

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I SOMMELIER DI PUGLIA IN FRAC

Approfondimento. Puglia, il rapporto 2015 dell'agenzia regionale per la ...

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Meloni (Fratelli d'Italia): 'Governo Gentiloni, la casta fa il gioco del...

Minzolini (FI): Verdini è entrato nella maggioranza e nessuno nel PD dic...

Paolo Gentiloni, chi è stato e cosa ha fatto fino ad oggi

lunedì 12 dicembre 2016

LIBERA UNIVERSITÀ ITALIANA DEGLI STUDI ESOTERICI

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Anna Scarsella e il suo Io sono fantasma (iQdB Edizioni) alla Libreria I Volatori di Nardò


























“Io sono fantasma” di Anna Scarsella edito da iQdB Edizioni di Stefano Donno si presenta il 14  dicembre 2016 alla Libreria I Volatori di Nardò in Via Pellettieri 18 a Nardò. Start h. 18,00.   Interverrà insieme all’autrice, l’editore Stefano Donno e il giornalista Raffaele Polo.
"Io sono un fantasma" è un libro per chi ama gli scritti pieni di mistero, con buon contorno di cimiteri, fantasmi, morti drammatiche e un pizzico di gothic. «Aggiungiamo, con buona misura, un pizzico di psicologia e il gusto per l'ineluttabilità del fato, di antica, studiata memoria greca. E infine lasciamoci coinvolgere dal susseguirsi della trama, che incalza, senza pause e tentennamenti», sottolinea Raffaele Polo nell'introduzione. «Siamo, insomma, nello scenario che la brava autrice ci ha già fatto conoscere nei suoi precedenti scritti. Ma qui si sposa una scelta narrativa che pare fatta apposta per le edizioni de I Quaderni del Bardo di Stefano Donno, veri epigoni salentini dei fortunati Sellerio dalla copertina blu. Pensate, neppure il facile escamotage di nascondere l'identità della protagonista, facendola emergere solo nelle ultime pagine. Macchè, qui si sa già tutto, sin dal titolo. E la storia comincia e finisce senza indulgere in futili scene d'amore o descrizioni circostanziate di luoghi e persone. Di vera scuola americana, è l'azione che conta. Soprattutto l'atmosfera di squisito neo classicismo che fa emergere ombre, spiriti e bauli sospetti da cimiteri sempre deserti ed oscuri.... Poi, va bene, arriva la conclusione. E ci lascia con un sospiro di sollievo perchè il colpo di scena è ben calibrato e plausibile. Magari un po' pittoresco, ma è così: ai fantasmi non si comanda... Vi piacciono Le Fanu, Stoker e Lovecraft? Ecco, qui siamo in un campo totalmente diverso. Siamo a Malecuti. Possibile, che questo nome non vi dica niente?”»."
Anna Scarsella è docente di filosofia e scrittrice salentina autrice di diverse pubblicazioni che spaziano dal Giallo al Noir.

iQdB edizioni di Stefano Donno  (i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Sede Legale e Redazione: Via S. Simone 74 - 73107 Sannicola (LE)
Redazione - Mauro Marino
Segreteria Organizzativa – Dott.ssa Emanuela Boccassini
Public Relations – Raffaele Santoro
Social Media Communications - Anastasia Leo, Ludovica Leo

Voyager - Nuova stagione (Promo 360° 4K) - Lunedì 12 dicembre alle 21.15...

Aversa (CE) - Natale, ecco "Il Giardino Incantato" (12.12.16)

L'aria che tira - Impiegato fantasma non lavora da tre anni (Puntata 09/...

mercoledì 7 dicembre 2016

LIBERA UNIVERSITÀ ITALIANA DEGLI STUDI ESOTERICI

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Giuseppe Calogiuri con il suo The Doors alla Libreria I Volatori di Nardò il 10 dicembre 2016





















“The Doors” – The Doors in direzione del prossimo whiskey bar di Giuseppe Calogiuri, con prefazione di Daniele De Luca (Unisalento) edito da iQdB Edizioni di Stefano Donno si presenta il il 10 dicembre 2016 alla Libreria I Volatori di Nardò in Via Pellettieri 18 a Nardò. Start h. 18,00.   Interverranno insieme all’autore, l’editore Stefano Donno e il giornalista Giuseppe Tarantino.
“Ci vuole coraggio. Sì, ci vuole molto coraggio nel chiedermi di scrivere una prefazione a un libro su di una band degli anni '60. Perché, anche a voi che leggete, qual è il primo pensiero che vi viene in mente? Sicuramente uno di quegli insopportabili gruppi frikkettoni, hippie, pacifisti, lenti e insulsi sul modello di Mamas&Papas o Jefferson Airplane (ne sono certo). Per fortuna, anche in quegli anni terribili dal punto di vista musicale qualche luce affiorava nel buio. E, forse, una luce più di tutte, quella di The Doors! Ed è di questa luce che questo libro vi parla. Meglio, ve la racconta. E Giuseppe Calogiuri, conoscendo questa mia debolezza, ha saputo trovare lo strumento e il coraggio giusto. Ma, forse, è necessario andare per ordine... Il 4 gennaio 1967 The Doors pubblicano il loro primo album omonimo. Non siamo in un anno qualsiasi, quel 1967 segnerà la storia degli Stati Uniti, prima, e dell'intero mondo occidentale, poi. Già da qualche anno le forze armate di Washington combattono lontano da casa una guerra non ufficiale. Dall'inizio del suo mandato presidenziale, il “progressista” John F. Kennedy ha cominciato a prendere i ragazzi del suo paese per scaraventarli dall'altra parte del mondo. The Golden One (citando The Human League), figlio di una famiglia arricchitasi spropositatamente grazie al commercio illegale di alcol, ha precipitato gli Stati Uniti nel fango del Vietnam. Il suo successore, Lyndon B. Johnson, ha continuato il lavoro. Anzi, lo ha portato alle estreme conseguenze. Il 7 agosto 1964, il Congresso americano – approvando la H.J. Res. 1145 (conosciuta come la “Risoluzione del Tonchino”) – ha consegnato al Presidente un assegno in bianco per portare le truppe ovunque ritenesse necessario. È l'inizio della presidenza imperiale. E' anche l'inizio, in pratica, della coscrizione obbligatoria per i giovani americani. Quella carne fresca serve. È indispensabile per combattere nelle paludi e nelle giungle del sud-est asiatico. Nel 1968, saranno ben 500.000 i soldati impiegati in Vietnam (con infiltrazioni anche in Cambogia e Laos per inseguire i charlie). In questo clima, le Università sono le istituzioni che, più di altre, risentono della guerra. I ragazzi che “vincono” alla perfida lotteria della coscrizione hanno solo tre scelte: 1) accettare l'arruolamento; 2) scappare, magari in Canada (come Jack Nicholson); oppure 3) scegliere la strada dell'obiezione di coscienza. La terza è una scelta difficile, ti mette fuori dalla società e, per questo, ci vuole un coraggio enorme. Un campione sportivo all'apice della carriera rifiuterà più volte l'arruolamento e il 20 giugno del 1967 sarà giudicato colpevole di tradimento. Quell'uomo era Muhammad Ali! Una nuova strada doveva essere trovata. E qui la musica sarà fondamentale come mezzo di aggregazione per tutti coloro i quali volevano fare qualcosa. Il 1967 regalerà alla costa occidentale degli Stati Uniti la Summer of Love e al Vecchio Continente la spinta alla rivolta studentesca, che in Europa inizierà nel maggio dell'anno dopo. La scintilla partita dall'Università di Berkeley, in California, diventerà fiamma viva in altri atenei, per trasformarsi in incendio a Parigi. Il Monterey Pop Festival del giugno 1967 sarà il pretesto che permetterà agli studenti di unirsi, confrontarsi e cogliere tutti i segnali che artisti come Jimi Hendrix o The Who sputavano dal palco. Segnali che, in un modo o in un altro, volevano dire rabbia. Beh, The Doors sono figli e, insieme, strumento di quella rabbia e di quella società americana che è confusa e terrorizzata dai suoi stessi leader. Una società che ha visto cadere i propri miti politici con l'assassinio di Kennedy, o quelli sportivi, con l'arresto di Ali, e che vede, continuamente, partire i propri ragazzi verso luoghi lontani e impronunziabili per tornare, poi, in casse avvolte dalla bandiera a stelle e strisce. Una generazione di giovani e adolescenti che si rifugia sempre più nelle droghe. Magari nuove droghe come l'LSD, che aprono nuove porte. E queste porte sono quelle già narrate da William Blake e che Jim Morrison, Ray Manzarek, Robby Krieger e John Densmore faranno proprie e attraverseranno con l'arroganza, l'incoscienza e la rabbia dell'età. Arroganza, incoscienza e rabbia che non si possono non condividere e abbracciare. Abbracciare anche da parte di chi, come me, è cresciuto con e nel punk, prima, e nella new wave, dopo. Un triade di valori e sentimenti che tutti insieme risiedono in quella prima prova discografica e che, qui, Giuseppe Calogiuri analizza e descrive con sapienza tecnica assolutamente invidiabile (almeno da parte di chi crede che conosciuti due accordi si possa e si debba formare una band!). Quello che avete tra le mani non è un ennesimo libretto sulla band di Los Angeles, no. Sono pagine che vi faranno fare un passo avanti sulla strada della conoscenza di un album fondamentale. Un disco con veri gioielli. E alcuni sono gioielli sfrenatamente gotici: come non citare la bellezza fulminante di The Crystal Ship. Pezzo che, per il chiaro riferimento a leggende celtiche, avrebbe sicuramente fatto innamorare i membri della Confraternita Pre-raffaellita di vittoriana memoria. Il dolore che trasuda freddo e umido da End of the Night o l'incestuoso sangue che sgorga da The End. Pezzo, quest'ultimo, che non può non ricordare In Cold Blood di Truman Capote e a causa del quale, soprattutto, sono certo, il Re Inchiostro Nick Cave avrebbe venduto l'anima per poter scrivere una murder ballad come quella. Insomma, ora basta, inutile aggiungere altro. Giuseppe Calogiuri vi ha invitato, vi ha aperto le porte e, come avrebbe cantato Ian Curtis: “This is the Way... step inside!” (Prefazione di Daniele De Luca)

Giuseppe Calogiuri (1978) è nato a Lecce e qui vive e lavora come avvocato specializzato in diritto d’autore e degli artisti. Alla professione affianca l’attività di chitarrista ed ha all’attivo un decennio di militanza nella prima tribute band salentina dei Doors, con la quale ha portato il sound della band di Los Angeles in giro per la Puglia. Giornalista e scrittore, tra i suoi lavori “Una buona giornata” (premio “Corto Testo”), “Tramontana” (Lupo Editore, 2012), “Cloro” (Lupo Editore, 2016).

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giovedì 1 dicembre 2016